giovedì 29 ottobre 2015

INTERVISTA A COLLEEN GLEASON

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che l'autrice Colleen Gleason ha concesso al nostro blog (traduzione di Irene Montanelli):


Dear Colleen Gleason, welcome! Thank you for accepting our invitation. Tell us something about you and how your career as a writer started.

Benvenuta Colleen Gleason e grazie per accettato il nostro invito, parlaci di te, raccontaci come è iniziata la tua carriera di scrittrice.

I am very happy to be here and to answer your questions. I love my Italian readers—and I’ve had the chance to meet some of them a few years ago—and I always love the opportunity to “talk” to them.
As for how I started writing: I have always loved to read, and when I got older, I began to write my own stories because I felt like there were books I wanted to read but that hadn’t been written. :) So I began to write books that were the stories I felt were missing.
I wrote a lot of books before the Gardella series was sold to a publisher, but once that happened, I was able to write full-time and now I publish 2-3 books per year (in English; not so many in Italian). 

È un vero piacere per me essere qui e rispondere alle vostre domande. Adoro i miei lettori italiani (ho avuto occasione di incontrarne alcuni, qualche anno fa) e sono felicissima di poter “parlare” con loro.
Per quanto riguarda la mia carriera di scrittrice… Leggere mi è sempre piaciuto molto e, crescendo, ho cominciato a scrivere storie mie perché sentivo che c’erano libri che avrei voluto leggere ma che ancora non erano stati scritti :). E fu così che iniziai a scrivere quelle storie che, secondo me, mancavano.
Ho scritto molti libri prima  che la saga dei Gardella venisse venduta a una casa editrice ma, in seguito a questo, sono potuta diventare scrittrice full-time e ora pubblico 2-3 libri l’anno (in inglese… in italiano un po’ meno!)

In Italy, after the publication of The Gardella Vampire Chronicles and The Regency Draculia series, only two books of the Envy Chronicles came out. In your opinion, why did they refuse to publish the other volumes?

In Italia, dopo la pubblicazione della The Gardella Vampire Chronicles e The Regency Draculia series, furono pubblicati solo i primi due volumi della Envy Chronicles, quale è stata, secondo te, la motivazione per la quale non sono stati pubblicati anche i restanti volumi?

I think the series The Envy Chronicles was so different from the Gardella series that perhaps some of the people who enjoyed my vampire books didn’t know about, or weren’t certain they’d enjoy the Envy Chronicles. But the reaction I’ve had from readers who have read both types of my books has been very good—they love them even though they are a different type of story. And Wayren even appears in one of the books…so there is a small little cross-over between the series. :)
I’m very glad that even though the original publisher, Newton Compton, didn’t choose to continue to publish the Envy Chronicles, that the rest of the books in the series will be made available in Italian, due to my wonderful translator Irene Montanelli. 

Credo che le Cronache di Envy [I Diari delle Tenebre] siano un genere molto diverso rispetto alla saga dei Gardella e quindi molte persone che avevano amato le mie storie di vampiri non conoscevano questa nuova serie o non sapevano se sarebbe loro piaciuta. Ma ho avuto reazioni positive dai lettori che le hanno lette entrambe e che le hanno apprezzate, nonostante siano diverse fra loro. E poi Wayren compare anche in uno dei libri di Envy, quindi c’è persino un piccolo cross-over.
Sono felice che, nonostante la Newton Compton abbia deciso di non portare avanti la serie, i libri saranno resi disponibili in italiano grazie al lavoro della mia meravigliosa (sic!) traduttrice Irene Montanelli.


We know that, in the end, you decided to contact a translator on your own [They interviewed me as well XD] and to follow the path of self-publishing for the Italian market. How did you come out with this idea? Did your agent agree?

Sappiamo che alla fine hai deciso di contattare tu stessa un traduttore e di auto pubblicarti per il mercato italiano. Come è nata questa idea? Il tuo agente letterario ti ha appoggiato in questa tua scelta? 

I had so many emails and messages from my Italian readers wanting to read more of the Envy Chronicles that I had to find a way to make those books available to my Italian readers. I was writing more of the Gardella series as well (Victoria’s great-granddaughter Macey), and so I decided to use the same translator to do the Envy books as well. 
My Italian publisher did offer to publish the Macey series, but I decided to decline the offer in order to indie-publish those books—for a number of reasons. 
My agent understood why I made those decisions, and she supports me (although I think she was a little surprised when I decided not to accept the offer from my Italian publisher). 

Ricevevo molti messaggi ed email dai miei lettori italiani desiderosi di continuare a leggere le Cronache di Envy e sentivo il dovere di trovare un modo per rendere disponibili gli altri libri in italiano. Nel frattempo stavo anche scrivendo altro sulla saga dei Gardella (e sulla bisnipote di Victoria, Macey) per cui ho deciso di far tradurre alla stessa persona anche i restanti libri della serie di Envy.
La mia casa editrice italiana si era offerta di pubblicare la serie di Macey, ma ho deciso di declinare l’offerta e pubblicare privatamente anche quella… per una serie di motivi.
La mia agente ha capito e mi ha sostenuta, anche se, all’inizio, quando ho rifiutato l’offerta, è rimasta molto stupita.

Speaking with some foreign authors about the topic of “publishing in Italy without a publisher” we got the impression that money is more important than fans’ desires. Someone says that the sales on Italian market wouldn’t cover the translation costs, even if we are speaking of authors selling million of copies overseas. Someone says an author is too busy with writing to have time for self-promotion. Someone thinks it is difficult to find an Italian translator, capable of reproducing adequately his\her style. Have you ever talked with your fellow writers about this brave and innovative choice of you? If yes, what is their thought? During some fairs or meetings about Romance, have you ever talked about this way of publishing in a different language?

Parlando con alcune autrici straniere della questione “pubblicare in Italia senza un editore”, abbiamo avuto l’impressione che le ragioni economiche hanno più importanza dei desideri dei fan italiani. C’è chi dice che con le vendite del mercato italiano non riuscirebbero a coprire i costi di una traduzione nonostante siano autori che vendono milioni di copie oltreoceano, chi dice che un autore è troppo impegnato a scrivere e non avrebbe tempo per autopromuoversi, chi invece pensa che sia difficile trovare un traduttore italiano capace di rendere bene il suo stile. Hai parlato con qualcuno di questa tua scelta coraggiosa e all’avanguardia?  Se si, cosa ne pensano le altre tue colleghe scrittrici? Durante le manifestazioni legate al Romance, se n’è mai parlato, di questo modo di pubblicare in una lingua diversa?

I have a lot of writer friends who were in a similar situation to me: had been working with a traditional publisher, and then, for many different reasons, were no longer working with that publisher. They decided that trying indie-publishing was a great option. Many of my writer friends, like I do, still work with traditional publishers and also indie-publish. The nice thing is that we do have a choice now, and can do what is best for the readers.

Molte mie amiche scrittrici si sono trovate in situazioni simili alla mia, ovvero a lavorare con una casa editrice tradizionale e poi, per diverse ragioni, hanno smesso di lavorarci e hanno deciso che tentare la strada dell’indie-publishing fosse un’ottima possibilità. Molti, come me, continuano a lavorare con le case editrici, ma si auto-pubblicano anche. Credo che il bello sia che ora abbiamo una scelta e possiamo fare quello che è meglio per i lettori.

Of my close writer friends, and indeed, of most of the indie-authors I know, I was one of the very first to pay for my own translations of some of my books. I started with Spanish back in 2011, and then went to German, and now I am working with Italian. Part of the reason for the delay was that I had to find a good Italian translator who was willing to work with me on the cost—because, as you mentioned,  it can be very expensive to translate books. 

Fra i miei amici e, in effetti, fra gli autori che si auto-pubblicano che conosco, sono stata una delle primissime pagare di tasca mia le traduzioni dei miei libri. Iniziai con lo spagnolo nel 2011, poi in tedesco e ora anche in italiano. Il ritardo è stato dovuto in parte alla difficoltà di trovare un buon traduttore italiano disposto a lavorare con me a un certo prezzo perché, come avete giustamente osservato, la traduzione ha costi elevati.

And the biggest problem is that with an indie-published book in Italian (and German and Spanish and French), the books aren’t stocked in bookstores, so the readers don’t know about the books. That means it takes a longer time for author to make back the money paid for the translation in sales, because the book doesn’t sell as quickly. And most of us authors aren’t millionaires like JK Rowling. :)

Il problema maggiore, poi, è che un libro auto-pubblicato in italiano (ma anche in spagnolo, tedesco o francese) non va a finire sugli scaffali delle librerie e i lettori non sanno che esiste. Di conseguenza, ci vuole più tempo per recuperare con le vendite i soldi spesi per la traduzione, perché il libro non vende molto velocemente. E la maggior parte di noi non è miliardaria come la Rowling! :)

However, I work to make sure my translated books are available as ebooks as well as print books. All of my translated works are able to be ordered by any bookstore in Italy (or worldwide) through a well-known company called Ingram. But the problem is, once again, the readers need to know that the book is available—and they need to know to ask for it to be ordered. 

Comunque faccio del mio meglio per far sì che I miei libri siano disponibili sia in format ebook sia in cartaceo. Le librerie possono ordinare i miei libri tradotti in Italia e nel mondo grazie a una nota azienda chiamata Ingram. Ma si torna lì: il problema è che i lettori devono sapere che il libro esiste  e che è sufficiente richiederlo per ordinarlo.

So the hardest part is getting the word out and doing promotion on the books. I have an Italian Facebook page, and also an Italian newsletter (as well as an English one that many Italians have signed up for). But that’s a limited number of people.
So the readers who are really wanting their favorite authors’ works to be published in Italian can really help us by spreading the word, telling the bookstores about the books, and asking for them to order the books into the stores.

Quindi sì, la parte più difficile è spargere la notizia e promuovere il libro. Ho una pagina Facebook italiana e anche una newsletter italiana (nonché una inglese cui sono iscritti anche molti lettori italiani). Ma si tratta sempre di un numero limitato di persone.
Dunque i lettori che desiderano vedere pubblicati in italiano le opere dei loro autori preferiti, possono davvero dare una mano spargendo la voce, spiegando alle librerie dell’esistenza dei libri e  chiedere loro di ordinarli.

In the latest years, Italian had to undergo the choices made by Publisher of starting a series and stopping it because, according to them, it didn’t meet the expected sales. But maybe they fail to consider that often the lack of success is due to the lack of a proper advertising campaign or because the books are too expensive. For example, some days ago the fourth book of a series was published in e-book without any advertisement from the publisher. In your opinion, how much does a foreign author know about the promotion of his\her book by Italian Publishers?

L’ Italia, da alcuni anni sta assistendo impotente alla scelta degli Editori di iniziare serie e non portarle a termine perché a loro dire non hanno ottenuto il guadagno sperato. Però nessuno si rende conto che il più delle volte questo accade perché non hanno cura nel pubblicizzare bene una serie o che il prezzo del volume sia troppo alto. Tanto per farti un esempio, è uscito qualche giorno fa il quarto volume di una serie in formato ebook senza alcuna pubblicità da parte della casa editrice che lo pubblicava. Secondo te, un autore straniero, quanto conosce il mondo della promozione di una casa editrice italiana?

I think you are absolutely correct in that sometimes when a series fails, it’s due to lack of a proper advertising campaign or visibility in the bookstores. It happens, and to be fair, the publishers can’t do a major advertising campaign for EVERY book they publish…but if there’s no campaign and the series doesn’t succeed, then to blame the author or the book for poor sales is probably not fair—and then to cancel the series leaves the readers hanging. :)

Credo tu abbia perfettamente ragione quando dici che, spesso, il mancato successo di una serie è dato dal non averle dato abbastanza visibilità nelle librerie o attraverso una campagna pubblicitaria adeguata. Succede, certo, ma è anche vero che una casa editrice non può fare un grande battage pubblicitario per ogni singolo libro che pubblica. Ma se la campagna pubblicitaria non viene fatta, non è molto giusto accusare un libro o l’autore se poi una serie non ha successo. E non lo è cancellarle e lasciare i lettori in sospeso.

When I was working with a foreign publisher for my books, I knew very little about their plans for marketing  or advertising. I often didn’t even know when the book would be released, and I rarely saw the cover until a reader sent it to me. (This is not just true for my work with Italian publishers; it’s true for most of the foreign publishers I worked with.)

Quando lavoravo con delle case editrici straniere, non sapevo praticamente niente dei loro progetti per quanto riguardava marketing e pubblicità. Spesso non sapevo neppure quando il libro sarebbe uscito e di rado sapevo che copertina avesse finché qualche lettore non me la faceva vedere (non solo gli editori italiani: questo vale con tutti gli stranieri con cui ho lavorato).

There is a facebook page called #OdioLeSerieInterrotte [Ihateinterruptedseries XD] which fight to make the Italian Publishers finish the uncompleted series (and your Envy Chronicles is among them). We were so happy to know that you committed yourself in ending it. Now we strongly hope that other writers would follow your example, but we are perfectly aware that often an author sells all his\her rights to its domestic publisher who then sells them to an Italian counterpart. Is an author really so helpless? Is it so difficult to ask for a modification of the contract, especially if an author is famous and a best-seller? Is it possible to expressly ask that translation rights remain under the writer’s control or that they come back to him\her after awhile? For how long does an author give out rights to a publisher, on average? 

Esiste una pagina Facebook chiamata #OdioLeSerieInterrotte che si batte per portare a termine le serie iniziate dagli Editori Italiani e non completate (tra cui la tua Envy Chronicles). Siamo stati tutti felici nel sapere che saresti stata proprio tu a portarla a termine. Ora speriamo che anche altre autrici seguano il tuo esempio ma sappiamo che il problema principale è che spesso un autore cede completamente il controllo dei diritti di traduzione al proprio editore che a sua volta li vende ad una casa editrice italiana. Davvero l’autore ha le mani legate e non può chiedere una modifica del contratto nonostante sia famoso e porti grandi guadagni? Per i suoi libri successivi, un autore può chiedere espressamente che i diritti di traduzione siano sotto il suo controllo o che tornino in suo possesso per brevi periodi? Di solito un autore per quanti anni cede i diritti ad un editore?

Well, it’s really up to the author and the agent when they negotiate the contract with the domestic publisher. I happened to have had an agent who specialized in foreign publishers when I first began to sell my books—and she always made certain we did not give away the foreign rights to my American publishers. I learned a lot from her, and I am grateful every day that, because she retained those rights for me, I have the choice as to how to use them. 
It’s a personal decision for each author, and it really depends on how his/her agent thinks about foreign sales/foreign rights. Some authors and agents don’t want to deal with those rights—and some don’t realize how valuable they can be.

La contrattazione dei diritti con la casa editrice del proprio paese dipende dall’autore e dal suo agente. Tempo fa, quando iniziai a vendere i miei libri, avevo un’agente che si occupava specificamente delle case editrici straniere e si assicurava sempre che io non vendessi i diritti per l’estero alle case editrici americane. Ho imparato molto da lei e la ringrazio ogni giorno perché, avendo lasciato i diritti in mano mia, ora posso scegliere come usarli.
Si tratta di una decisione personale dell’autore e dipende molto da come la pensa il suo agente circa i diritti e le vendite all’estero. Ci sono agenti che non vogliono averci a che fare e che non ne capiscono l’importanza.

Let’s talk a bit about the Envy Chroncles. Why did you choose to write them under the pseudonym of Joss Ware? Where did this name come from?

Ma ora raccontaci un po’ della serie Envy Chronicles. Come mai hai deciso di firmare la serie con lo pseudonimo Joss Ware? E qual è l’origine di questo pseudonimo?

The name was actually chosen for me by my publisher at the time (Avon).  They wanted to make sure the series wasn’t confused with or connected to my Gardella series at all because it was so different. 
The name Joss came from the fact that it’s androgynous and sounds very edgy. Ware is a hard sounding name in English, very strong, and it would have put my books on the shelf next to a very popular author named….Ward. :-)

A dire il vero il nome fu scelto dal mio editore dell’epoca (Avon) che voleva evitare il rischio di confusioni e sovrapposizioni con la saga dei Gardella, dato che si tratta di due cose così diverse.
Il nome Joss mi dava l’idea di androgino e spigoloso. Ware in inglese suona duro e forte e… avrebbe collocato i miei libri su gli scaffali delle librerie vicino a una certa Ward…

How did you come up with the idea of a distopic series and how many volumes are there?

Come è nata l’idea di questa serie distopica e di quanti volumi è composta?

My publisher for this series had been talking to my agent and they were interested in me writing a paranormal romance series that was set in contemporary times. I had no ideas whatsoever for such a series—mainly because there were so many other series and I didn’t think I could come up with anything fresh. So I suggested a dystopian series, and they thought that was a great idea.
Right now, there are six full length novels and one short novel.

L’editore che pubblicava questa serie, parlando col mio agente, si era detto interessato a che scrivessi una serie paranormal ambientata in epoca contemporanea, ma non avevo molte idee in proposito… soprattutto perché ne esistono così tante e non pensavo di poter inventare qualcosa di originale. Quindi suggerii l’idea di un distopico e loro ne furono entusiasti.
A oggi si compone di sei romanzi e un racconto.

Among its various characters, which ones are your favourite and why?

Tra i vari personaggi che caratterizzano la serie quali sono i tuoi preferiti e perché? 

Oh, I don’t really have a favorite—I love all of the characters for different reasons. I do love writing Zoë because she is such a badass and has such a temper and bad language. I and loved writing Simon because he was so angsty and broody and trying so hard to be a better person. I loved Wyatt because he was the most affected by the travel through time, and his was the last story, so I had time to develop him quite a bit. I loved Fence because he’s hilarious to write and very sexy.  I could go on and on…..

Non ho un vero personaggio preferito… li amo tutti, ognuno a modo suo. Mi piace scrivere di Zoë perché è una tipa tosta, sboccata e con un caratterino niente male. Mi è piaciuto scrivere di Simon perché è tormentato e si arrovella, cercando con tutte le sue forze di diventare una persona migliore. E mi è piaciuto molto scrivere di Wyatt perché è quello che più ha patito il viaggio nel tempo e la sua storia, essendo l’ultima, ho avuto tempo di svilupparla meglio. E mi è piaciuto scrivere di Fence perché è divertente e sexy…
Potrei andare avanti all’infinito!

Is there any character who is similar to you? In what way?

Per la loro caratterizzazione, c’è qualcuno che in qualche modo ti somiglia? E in cosa?

Hmmm…I think all of my characters are similar to me in some way—especially the women. I put a little of myself in each of them.

Uhm, credo che mi assomiglino tutti in qualcosa, specie le donne. Metto un po’ di me stessa in ognuno di loro.

If the series could become a tv series, which actors would you choose?

Se la serie potesse diventare una serie tv, quali attori sceglieresti per i protagonisti?

Gosh, I hadn’t thought about that at all. Okay, so, Michael B. Jordan for Fence for sure. Emma Watson for Remy. Hmm…the guy who played Jesse in Gilmore Girls (can’t remember his name) for Simon. Hmm…I’m going to have to give this more thought. There are a lot of characters to cast! :)

Oddio! Non ci avevo mai pensato! Dunque… di sicuro Michael B. Jordan sarebbe Fence. Emma Watson per Remy. E l’attore che interpreta Jess in Una mamma per amica (non ricordo come si chiama) [Milo Ventimiglia n.d.t.] per Simon. Uhm, dovrei rifletterci un po’… ci sono un sacco di attori da trovare!

Some time ago, there was a found rising on Kickstarter to produce a web series based on Morganville Vampire by Rachel Caine. Have you ever thought about doing something similar? Or have you already sold the rights to a producer?

Qualche tempo fa, è stata avviata una raccolta su Kickstarter per realizzare una web series ispirata alla serie Morganville Vampire di Rachel Caine. Non hai mai pensato di fare lo stesso? O hai già venduto i diritti a qualche produttore?  

I haven’t sold the rights to a producer yet, but that’s a really neat idea. I was a backer of the Veronica Mars Kickstarter campaign, and thought it was a great way to get a project rolling.

Non ho ancora venduto i diritti a un produttore, ma non è una cattiva idea. Ho finanziato anche io la raccolta di Veronica Mars su Kickstarter e credo sia un’idea grandiosa per far attuare un progetto.

Which other books of yours will be published in Italy? What is your translator working on? 

Quali altri tuoi libri saranno pubblicati in Italia? A cosa sta lavorando il tuo traduttore? 

My translator is currently working on a short novel about Macey Gardella’s father, Max Denton. She promises me it should be done by the end of the year, so I am hopeful that will be my third Italian book in 2015! After that, she will be doing the second Macey Gardella book, Roaring Shadows. And then after that, likely she will be doing the fifth Envy book, Night Forbidden (Fence’s book). 

La mia traduttrice , al momento, sta lavorando su un racconto con protagonist Max Denton, il padre di Macey Gardella. Me lo ha promesso per la fine dell’anno e dunque sarebbe il mio terzo libro in italiano del 2015. Poi si dedicherà al secondo libro della saga su Macey, Roaring Shadows. Dopodiché probabilmente si dedicherà al quinto libro della saga di Envy, Night Forbidden (il libro su Fence).

And you, what are you working at? Which are your future plans?

E in lingua inglese, a cosa stai lavorando? Quali sono i tuoi progetti futuri?

I am currently working on another short novel about Max Denton (a Christmas story) and then I will start to think about the third Macey Gardella book. I also have another few projects in the back of my mind that I might start on soon as well. 

Thank you so much for having me here on your blog! I’m excited to be able to talk to my Italian readers this way.

They can find me on Facebook at: http://cgbks.com/FB_Italia
Or they can sign up for my Italian newsletter at: http://cgbks.com/Italia

Al momento sto lavorando ad un altro racconto su Max Denton (una storia natalizia) e poi comincerò a pensare al terzo libro su Macey Gardella. Ho in testa anche qualche altro progetto e credo mi metterò presto a lavorarci su!

Grazie per avermi invitato sul vostro blog. Sono stata felicissima di poter parlare coi miei lettori italiani attraverso di voi.

Mi potete trovare su Facebook
E anche iscrivervi alla mia newsletter italiana…

lunedì 26 ottobre 2015

INTERVISTA A ALICE ARCOLEO

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che la traduttrice Alice Arcoleo ha rilasciato alla nostra Shanmei.

Benvenuta Alice, parlaci di te, raccontaci il tuo percorso di studi.
Ciao e grazie mille! Dopo la maturità classica, presa al Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo, ho proseguito gli studi nella mia città. Ho una laurea triennale in Lingue e Culture Moderne e una laurea magistrale in Lingue e Letterature Moderne. In questi cinque anni di università ho seguito parecchi corsi di traduzione letteraria.

Come è nato il tuo amore per la traduzione?
In realtà credo sia un amore che mi porto dentro da parecchio tempo. Già al liceo mi divertiva tradurre le versioni di latino e greco, ma con l’inglese ho sempre avuto un rapporto speciale. Adoravo tradurre canzoni o romanzi che ancora non erano stati pubblicati in Italia. Inoltre, leggevo (e continuo a farlo) fanfiction prevalentemente straniere e non potevo aspettare che qualcun altro le traducesse. Traducevo per me stessa.

Come è iniziato il tuo lavoro di traduttrice? Quale è stato il primo testo che hai tradotto?
Ho iniziato a tradurre dei testi tecnici per dei privati, ma il mio vero lavoro di traduttrice freelance è iniziato con Babelcube, una piattaforma che mette in contatto traduttori e autori da tutto il mondo. Ho cercato qualche libro che mi piacesse e ho fatto un’offerta. Adesso ricevo offerte anche dagli autori.

Hai fatto traduzioni per Case Editrici, Agenzie di marketing o pubblicità?
Ho tradotto soprattutto per case editrici indipendenti.

Sappiamo che traduci autori stranieri che poi si auto-pubblicano in italiano. Come è nata questa idea? Quali opere hai tradotto fino ad oggi? E perché le hai scelte?
È nato tutto grazie a Babelcube. Poter lavorare nell’editoria è difficile, quindi credo questa piattaforma offra una grande opportunità sia ai traduttori sia agli autori.
Ho tradotto più di venti romanzi, cercando tra i miei generi preferiti (erotica, storici, women’s writing ecc.). Il primo è stato Cinquanta sfumature di Tentacoli Grigi di Anita Dobs (una parodia di “Cinquanta sfumature di Grigio” di E.L. James), poi ho tradotto la saga fantasy/erotica Stardust di Jocelyn Han, le saghe Il figlio del capo (sto lavorando al secondo) e Il mio spregevole ex di  Sierra Rose; il romanzo storico Celtic Viking di Lexy Timms; i fantasy di Jen Minkman tra cui Lo Spazio Di Mezzo: Il Tempo Dei Sogni. E tanti altri.  In questo periodo sto anche traducendo un romanzo spagnolo.

Hai riscontrato difficoltà nel far accettare agli autori questo nuovo modo di pubblicarsi in paesi stranieri o ne avevano già sentito parlare?
No, non ho avuto grandi difficoltà.

Se questo tipo di pubblicazione diventasse sempre più diffuso, pensi che gli Editori non avrebbero più ragione di esistere o rimarrebbe solo una pubblicazione alternativa?
Le grandi case editrici rimarranno per sempre. Tuttavia, come ho già detto, non è semplice poter lavorare in questo settore. Per questo motivo credo in questa forma di pubblicazione alternativa.

Quanto tempo serve per portare a termine la traduzione di un romanzo?
Dipende dalla lunghezza e soprattutto dallo stile.

Tradurre è il tuo lavoro principale, o fai altre attività?
Sono anche un’insegnante e lavoro in una scuola privata.

Preferisci una traduzione più letterale o creativa? O un mix delle due a seconda dei casi?
Dipende dai casi. Di solito preferisco essere fedele al testo originale, ma esistono espressioni che non possono essere tradotte letteralmente. In queste situazioni bisogno interpretare ed essere creativi.

Esistono penali in caso di mancata consegna del lavoro nei tempi stabiliti? Ti è mai successo di incorrervi?
Sì, ci sono. Comunque, è possibile chiedere più tempo. Per quanto mi riguarda, non ho mai consegnato una traduzione in ritardo e quando ho avuto bisogno di un po’ di tempo in più, le autrici/autori sono stati molti disponibili.

E veniamo al tasto più dolente, i pagamenti. Come ti tuteli dai committenti morosi?
Devo dire che con i pagamenti non ho avuto problemi. Sono sempre stata pagata senza grandi ritardi.

Hai mai vinto premi dedicati a i traduttori?
No, purtroppo non ne ho mai vinti.

Quale è l’ultimo libro che hai tradotto? Che difficoltà hai riscontrato?
L’ultimo libro che ho tradotto è stato Il Figlio del Capo di Sierra Rose. È un romanzo divertente, leggero e ricco di scene “bollenti”. È la storia di una contabile che finisce con l’innamorarsi del figlio del proprio capo, anche se lei all’inizio lei non lo sa. È un racconto che ricorda molto una commedia romantica. Mi piace tradurre questo genere perché sembra quasi di vedere un film. Sinceramente, non ho riscontrato grandi difficoltà e poi conoscevo già lo stile di Sierra Rose.

Quale è il momento più bello per un traduttore?
Il momento più bello è quello in cui realizzi la trasformazione. Poter riportare e descrivere una situazione in un’altra lingua è qualcosa di magico.

Raccontaci un aneddoto, bizzarro, incredibile legato al tuo lavoro?
Traduco parecchi romanzi erotici e spesso devo cercare termini che fanno parte del mondo BDSM. Per questo motivo, oltre ad avere la cronologia del computer un po’ “spinta”, il mio nome su Google è associato a questo genere. Inoltre, su Twitter, Tumblr o FB ho parecchi follower e amici che adottano un certo stile di vita (non mancano le proposte strane). Se devo essere sincera, la cosa mi diverte parecchio.

Quale consiglio daresti ad una persona che vorrebbe intraprendere il lavoro di traduttore?
Non arrendersi mai. L’editoria è un mondo difficile, chiuso per certi versi, ma bisogna continuare a lavorare sodo e credere in ciò che si ama.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Amo tradurre e vorrei continuare a lavorare in questo settore. Magari realizzerò il mio più grande sogno: diventare editore.

Elle James, vergine e premiata autrice di racconti erotici per Il Club Universitario di Scrittura Erotica, decide un giorno di fare un favore all'amica e collega scrittrice Sarah. Il favore è semplice, Elle dovrà  intervistare un esperto dominatore al posto dell'amica. Dal momento che questa intervista potrebbe esserle d'aiuto nella stesura del suo nuovo libro sadomaso, Elle accetta lal richiesta dell'amica. La scrittrice è una ragazza forte ed indipendenta e sa perfettamente che essere una sottomessa non farebbe mai per lei. Ma dopo l'incontro con Mr. Grey nei suoi uffici tutte le sue certezze crollano e inizia a piegarsi al suo volere. Mr. Grey, un bellissimo miliardario, ha un oscuro passato (no, non quello che state pensando, un altro genere di oscuro passato.) Dopo aver avuto tante sottomesse in passato, rimane affascinato da Elle che appare così diversa dalle altre.  Non ancora sicuro di potersi fidare di Elle, i due iniziano un' estrema relazione sessuale che potrebbe essere la rovina per Mr. Grey.

Britt si sveglia tra le possenti braccia di Jack.
Jack… qualsiasi fosse il suo cognome, comprese imbarazzata. Liberandosi dalle lenzuola, Britt si mise in piedi e tenne forte la testa tra le mani. Sembrava che ci fossero dei lavori in corso al suo interno, inoltre, sentì anche un acuto dolore ai denti. Erano i postumi della sbornia. Incespicando fino al bagno, bevve dell’acqua e fece una doccia. Dopo aver bevuto ancora, si rimproverò per aver permesso che la situazione si spingesse così oltre.
Sapeva che bere dell’acqua e  prendere un’aspirina prima di andare a dormire l’avrebbero aiutata a reprimere questa sensazione insopportabile. Aveva bisogno di una colazione abbondante. Tuttavia, era bloccata con questo tipo che pensava fosse normale rimanere dopo un rapporto occasionale. Britt non aveva esperienza con situazioni simili, a parte quella volta in cui aveva avuto un incontro al college con un ragazzo del suo corso di studi femministi. Il tipo con il tatuaggio di una scheda madre sul petto. Non era finita bene, ma almeno aveva avuto la cortesia di andarsene subito dopo. Dovevano fare colazione insieme? Doveva lavorare. Lui… probabilmente aveva qualche impegno con la chitarra o qualcosa del genere. Soprattutto, lei aveva bisogno di un po’ di spazio per prepararsi e dimenticare la notte scorsa insieme al chitarrista il cui cognome era un mistero da lasciare irrisolto. Quel tipo era SEXY! Ma sapeva non lo avrebbe mai più rivisto.

L'indipendente e fiera Elizabeth Bowcock - "Doc Liz" come tutti la chiamano - si propone di crescere la nipote rimasta orfana. Sfortunatamente, il nonno della bambina non ritiene la nubile dottoressa idonea per il ruolo di tutrice e si rifiuta di lasciarle la custodia della bambina finché non avrà trovato un marito...
Ecco che entra in scena il tenebroso Cutter McKenzie. Tuttavia, la sua carica erotica rischia di indebolire l'indipendenza di Liz. La strada per St. Louis promette molti altri pericoli...




In un mondo devastato dall’oscurità, lei sarà la sua unica salvezza.
Nessuno diede a Erik la possibilità di scegliere se combattere o no. Il suo dovere era di combattere per la corona e in nome del defunto padre.
Affascinata dal paesaggio di campagna che la circonda, Linzi farebbe qualsiasi cosa per proteggere la terra del padre. Il Regno d’Inghilterra è sotto assedio e la Scozia sarà la prossima a essere attaccata. A quel tempo, Linzi avrebbe dovuto pensare ai propri spasimanti, ma gli uomini del suo paese erano partiti per la guerra e lei era rimasta sola.
Troverà l’amore, ma riuscirà la passione per il proprio nemico a farla cedere?


Lei ha un sogno...
La parrucchiera ventunenne Tiffany Banks, pensava che la sua vita fosse pianificata finché una sua collega la convince a partecipare al provino per American Icon, una famosa competizione canora. Sfortunatamente, i suoi sogni di celebrità sono minacciati quando uno dei giudici, la famosa rock star Ransom, le mette i bastoni tra le ruote.
Niente gli impedirà di ottenere ciò che vuole...
Dopo aver vinto American Icon quattro anni prima e aver venduto la propria anima al diavolo, la vita di Ransom si trasforma in un turbine di concerti, sbronze e donne. Poi, quando è forzato a diventare uno dei giudici della gara per salvare la propria carriera, si trova faccia a faccia con Tiffany, la bellissima e innocente amica di infanzia della sorella. Cercherà in tutti i modi di impedirle di commettere il suo stesso errore, non importa a quale costo.

Julia è innamorata di Michael da anni. È il ragazzo più sexy della scuola e lei non riesce a credere alla sua fortuna quando durante il ballo di fine anno sembrano essersi trovati. Tuttavia, il suo sogno non dura: dopo qualche appuntamento, la lascia improvvisamente senza curarsi dei suoi sentimenti. Le vacanze estive per Julia iniziano nel peggiore dei modi.  
In seguito, durante un temporale, salverà Michael da un incidente con la moto. Da quel momento in poi, la sua vita cambia completamente. Michael sembra totalmente diverso dopo aver quasi perso la vita per un colpo in testa... e la rivuole indietro. Ma perché è così diverso? Lei sarà capace di fidarsi di nuovo di lui?

Il ragazzo che le ha spezzato il cuore, potrà riconquistarla?

Brie ha fatto delle cose di cui non pensava di essere capace per convincere il sensuale milionario Mr. Calderon ad assumerla come assistente personale. Le uniche rimaste in competizione sono Brie e Lauren. Come deciderà Mr. Calderon la vincitrice, e quale sarà il premio?







Determinata a cambiare la propria vita, Victoria Weiss decide di lasciare New Berlin sul pianeta Marte, accettando un tirocinio su una delle più lontane stazioni spaziali del Sistema solare. Tori ha bisogno di un nuovo inizio lontano dai suoi genitori, visto che la vita della figlia dell’Ambasciatore della Great German non è sempre divertente.  
Ma scappare dal proprio passato non è semplice quando si hanno degli oscuri segreti. Tori ha perso fiducia negli uomini e non sa come reagire quando il Capo della Sicurezza sembra essere attratto da lei.
L’ultima cosa che Alen Novak si aspettava era perdere la testa per una ragazza di Elite. Ma quando Tori Weiss piomba nella sua vita, capisce che c’è qualcosa di diverso in lei. Non ha niente a che vedere con chi ha distrutto la sua terra durante la Grande Guerra in Europa. Anche se è il Capo della Sicurezza, Alen non pretende di comandare i suoi colleghi e per via del suo passato in prigione ha paura che Tori non riesca ad accettarlo. D’altra parte era stato già ferito da una donna che amava. 
Comunque, non c’è modo di evitare che lavorino insieme. Riusciranno Tori e Alen ad affrontare le loro paure e a costruire un futuro insieme?

Ogni notte, Wilson sogna la donna più bella che abbia mai visto. Tutto ciò che sa, è il suo nome—Charli. È solamente frutto della sua immaginazione, o una donna in carne e ossa che lo sta aspettando?
Ogni notte, CJ, incontra il suo uomo dei sogni, Mitch. Ha il viso di un angelo e il corpo di un Dio. Sarà reale o solamente un’illusione?
Che cosa succederebbe se i personaggi dei loro sogni fossero veri e s’incontrassero?




Il nuovo avvocato Richard Holder non vede l’ora di diventare intimo con le colleghe della compagnia per cui lavora. Ma dopo aver incontrato il suo provocante capo, riceverà un’offerta che non potrà rifiutare. Dovrà sottomettersi e ingoiare molto più del suo orgoglio. Riuscirà Richard ad obbedire alla sua nuova Dominatrice e a tenersi il lavoro?






Trovandosi a Londra per motivi di lavoro, Lucy, donna in carriera e di successo, vuole dimenticare la giornata stressante appena trascorsa. Non avrebbe mai immaginato che uno sconosciuto incontrato in un pub, George, la potesse intrigare così tanto. Lui così alto, muscoloso e con i capelli lunghi è incredibilmente irresistibile. Lei lo desidera. Vuole sentirsi sua per un'unica notte prima di tornare alla frenetica vita di tutti i giorni. 




domenica 18 ottobre 2015

INTERVISTA A ALESSANDRA ZENGO

Il mestiere dell’Editor Freelance e il servizio di Personal e Book Branding: quattro chiacchiere con Alessandra Zengo. http://www.alessandrazengo.com/

Buongiorno Alessandra, dopo esserti occupata di rassegne culturali, fatto la giurata per concorsi letterari, collaborato come redattrice, 
lettrice e scout, creato un contenitore editoriale come Speechless e un lit blog, hai avviato un sito in cui ti proponi come Editor Freelance e un servizio di Personal e Book Branding, vuoi parlarci del tuo percorso e perché hai deciso di diventare Editor Freelance? Cosa hai imparato in questi anni che ti è utile per la tua attività?

Sono una blogger dal 2009 e quasi da subito ho cominciato a “mettere le mani” ai romanzi degli scrittori che conoscevo e che avevano bisogno di un parere esterno. Questo mi ha permesso di lavorare con autori e generi molto diversi – prima ancora di cominciare a lavorare per una casa editrice (cosa che è avvenuta solo l’anno successivo) – e di imparare a editare facendolo direttamente. È un lavoro interessante e atipico, quello dell’editor, perché si inserisce all’interno del processo della creazione dell’opera e influisce su scelte e modi affinché il risultato finale sia il migliore possibile (posto che un testo è sempre perfettibile). Editare un manoscritto significa entrare nella storia e capirla in tutte le sue parti, così da poter dare suggerimenti sempre coerenti, a livello di singola frase o dialogo ma anche di macro-struttura; per questo ogni libro a cui un editor lavora resta come eredità molto di più di una semplice lettura.
Perché ho scelto di diventare editor? Semplicemente, è accaduto che la mia strada incrociasse quella, tortuosissima e dissestata, dell’editoria italiana. Ho raccolto la sfida.
Dopo essermi impegnata in tanti progetti collettivi, come quello di Diario di Pensieri Persi – che è il fondamento della mia attività presente –, questa primavera ho deciso di aprire il mio sito personale. La preparazione ha richiesto molti mesi, per il lavoro sul branding e sulla comunicazione prima ancora della stesura dei testi e la costruzione dello spazio web. Inoltre, ho lavorato con Chiara Chinellato, copywriter e content strategist, per la creazione di The Sign of the Two, servizi di consulenza di branding, comunicazione e marketing per scrittori. Insomma, quando dico che mi piace “interferire” con la creazione di un libro intendo a tutti i livelli.

Per chi ancora non lo sapesse, in cosa consiste esattamente il lavoro di Editor Freelance e il servizio di Personal e Book Branding che proponi?

L’editor freelance è un professionista che corregge un testo prima della sua pubblicazione e può lavorare per agenzie, case editrici e privati. La differenza è che nell’ultimo caso può gestire con più libertà le tempistiche di lavoro.
I servizi di branding, invece, sono stati pensati per gli autori che desiderano abitare e usare la rete in modo più consapevole, al fine di promuovere bene le proprie opere, auto-pubblicate o meno che siano. In particolare, come suggeriscono già i nomi, il personal branding si focalizza sulla persona dello scrittore, come comunica online e quello che già dicono di lui blog, sito e social network quando presenti, mentre il book branding prende in esame la comunicazione “passiva” del libro, dalla copertina ai paratesti, comunicato stampa, etc. Personal e book branding cercano di creare il collegamento giusto tra autore/libro e il pubblico di riferimento. Sono consulenze (tecniche e strategiche) pensate per migliorare tutti gli aspetti della presenza online di uno scrittore e del suo libro.

Quale è, secondo te, il segreto per scrivere un buon romanzo? Quali sono le tre cose da fare e le tre da non fare?

Le tre cose che bisogna fare, secondo me: essere sinceri, essere pazienti, essere accurati e attenti. Quelle da non fare, a parte i contrari delle prime, le riassumerei con: non accontentarsi.

Quali sono gli errori grammaticali e di sintassi che ti fanno assolutamente inorridire?

Non credo ci siano errori che possano farmi inorridire davvero. Tuttavia trovo molto difficile riuscire a leggere interamente un libro scritto male e/o sgrammaticato. Credo provochi gravi scompensi neuronali e cognitivi.

Gli autori con cui hai lavorato accettano di buon grado le tue migliorie o fatichi parecchio a farle accettare?

Per adesso non ho mai avuto grossi problemi con gli autori. Quando sono convinta di una modifica o suggerimento, però, tendo a riproporre la questione spesso, discutendone con l’autore. È successo qualche mese fa per un incipit, che a mio parere era da rivedere del tutto. In questo caso il problema non era l’autore, ma l’agente che aveva già approvato dei capitoli che necessitavano di ulteriori revisioni. In ogni caso è consigliabile scegliere bene gli autori con cui lavorare, non tutti gli editor sono adatti per uno scrittore.

Immagino che riceverai parecchie richieste, riesci ad occuparti di tutto quello che ti sottopongono o fai una scelta? Se si, su che basi decidi di lavorare o meno su un’opera?

Per quanto riguarda le richieste di editing, faccio sempre una selezione. Leggo con attenzione la sinossi, mi faccio mandare il manoscritto per farmi un’idea e poi chiacchiero un po’ con l’autore per conoscere meglio la persona e la sua opera.
Ho due criteri per scegliere con chi collaborare: 1. L’autore deve essere propenso a lavorare sul testo, ad accettare critiche e suggerimenti, a scendere a compromessi. Non mi va di perdere tempo a convincere qualcuno che il mio lavoro serve a qualcosa; 2. Il testo deve essere nelle mie corde. Se per qualche motivo non mi piace o sento di non essere la persona giusta per lavorarci, allora non prendo l’incarico. Molto spesso per un editing lavoro diversi mesi sullo stesso libro, fianco a fianco con un autore, è quindi fondamentale saper scegliere bene all’inizio, per non dover affrontare spiacevoli situazioni dopo.

Molti fanno un po’ di confusione tra Correzione di Bozze ed Editing, puoi spiegarci in breve in cosa consistono di preciso?

La correzione di bozze si limita a refusi, punteggiatura, errori grammaticali e di sintassi. Sconfina già nel copy editing se si occupa anche di ripetizioni, scorrevolezza, lessico. L’editing, invece, è un lavoro totale sul testo: struttura, stile, personaggi, intreccio, dialoghi, etc.

Cartaceo ed eBook: noti ancora che la contrapposizione sia marcata? Quali sono i vantaggi della pubblicazione in digitale?

La contrapposizione c’è soltanto per chi vuole che ci sia, altrimenti e-book e cartaceo sono due supporti che possono convivere senza problemi. La pubblicazione digitale comporta diversi vantaggi, per editori, autori e lettori. Per i primi, non c’è il problema della stampa, la gestione del magazzino, la distribuzione (nelle librerie) e il macero; agli autori, invece, spetta una percentuale maggiore che si aggira intorno al 25% (con picchi del 50% se pensiamo alle collane digitali di Antonio Tombolini Editore). Inoltre, gli scrittori non dovranno mai soffrire per lo spettro del “fuori catalogo”. Nel frattempo i lettori hanno la possibilità di comprare e leggere libri ovunque, a un costo più accessibile. Non dovranno nemmeno più preoccuparsi di trovare spazio a casa, per far stare tutta la carta che acquistano ogni anno. Tuttavia esistono ancora i cultori del “profumo della carta”, qualunque cosa significhi.

Cosa pensi dell’auto-pubblicazione? Hai avuto modo di consigliarla?

Penso sia una grande opportunità per gli scrittori, sia per chi vuole guadagnare sia per chi vuole provare a entrare nella grande editoria, come testimonia il crescente interesse delle case editrici tradizionali per i “bestseller” su Amazon. Non credo, comunque, come alcuni dicono, che sia una forma democratica che premia la qualità e le preferenze dei lettori. Anche nel self-publishing si sta andando verso la professionalizzazione, ovvero autori che curano tutti gli aspetti del proprio libro come farebbe un editore normale, demandando alcuni servizi a terzi, come l’editing o la grafica di copertina a seconda della proprie esigenze. Diventa quindi determinante l’investimento economico, sebbene non sia escluso che un romanzo possa avere successo “per caso”. Tuttavia non è possibile basare una strategia sulla fortuna. Un’altra tendenza interessante – che mostra la fragilità del pensare il binomio self/editoria tradizionale solo come opposizione – sono gli autori “ibridi”, coloro che scelgono di pubblicare sia con case editrici sia come auto-prodotti.
Sì, mi è capitato di consigliare l’auto-pubblicazione, e la valutazione varia a seconda del libro e del genere letterario. Per esempio, la pubblicazione di Cinquanta sfumature in Italia ha fatto aumentare esponenzialmente la richiesta di erotici e romance e questo nuovo trend ha avuto ripercussioni positive sul mercato degli e-book. In poco più di un anno, infatti, sono aumentate le autrici che hanno deciso di scrivere e auto-pubblicare storie romantiche, proprio perché le vendite sugli store erano importanti (si parlava anche di qualche centinaio di copie al giorno per le prime posizioni in classifica), le lettrici molto presenti e appassionate, e gli editori avevano cominciato a prestare attenzione alla classifica. Newton Compton, per esempio, ha acquisito un nutrito gruppo di self-publisher, ma si potrebbero citare anche DeAgostini, Mondadori e altre. Anche questo fenomeno, però, non è esente da criticità, a partire dal tipo di contratti che vengono proposti a queste scrittrici. Ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta.

Molte persone scrivono romanzi/novelle e finiscono per auto-pubblicarli così come li hanno scritti, ci spieghi quale è l’iter che dovrebbe “subire” il testo prima di essere pubblicato?

Vi racconto brevemente il processo che avviene all’interno della redazione di Speechless prima di pubblicare un testo. Dopo aver scelto il racconto/romanzo da pubblicare, c’è la fase di editing vero e proprio (di cui mi occupo io), che corrisponde a diverse revisioni (da tre in su). In seguito, il romanzo viene fatto leggere a diverse persone; si raccolgono i commenti e se necessario si ritorna a lavorare sul testo; segue un giro di correzione di bozze sul file Word. Infine, il romanzo viene impaginato con InDesign e ri-corretto (un Pdf questa volta) un altro paio di volte da due correttori diversi, se possibile. Io supervisiono tutti questi passaggi, quindi giunti al file definitivo potrei recitare a memoria il testo, ma per concludere mi regalo un’altra rilettura per apportare le ultime correzioni e controllare che l’impaginato sia perfetto. Dopo questo passaggio, il testo è pronto per diventare anche un ePub e un mobi (per la creazione degli e-book non ci limitiamo a convertire il file Pdf).

Quale è il segreto per promuovere bene il proprio romanzo?

Non c’è un segreto o una regola aurea che valgano sempre, perché ogni libro ha bisogno di una strategia specifica, però alcune accortezze sono sempre valide: curare blog e sito web, ovvero gli spazi online che i lettori guarderanno per primi se saranno curiosi di scoprire qualcosa in più sull’autore; scegliere quali social network utilizzare per la promozione (no, non va bene avere dieci profili inattivi su altrettante piattaforme); stilare una lista di blog a cui chiedere una segnalazione/recensione e preparare un bel comunicato stampa; organizzare iniziative collegate al libro come giveaway e gruppi di lettura (se organizzati con il blogger giusto hanno sempre un buon impatto). Due sono gli imperativi: la cura dei contenuti (del libro, certo, ma anche di tutto quello che gli ruota attorno: testi del sito, articoli del blog, notizie che condividiamo nei nostri profili, etc) e la qualità delle relazioni che stabiliamo con blogger, addetti ai lavori e lettori. Inoltre, anche con la promozione bisogna sapersi distinguere.

Quali sono gli errori più comuni degli scrittori quando cercano di promuovere il loro romanzo on-line?

Il primo errore è sottovalutare l’importanza della copertina e della quarta, che sono decisive nella scelta di chi acquista. La quarta, soprattutto, non deve essere solo corretta (dettaglio comunque non più scontato ormai), ma suscitare in poche righe interesse e curiosità. In secondo luogo, gli autori dovrebbero evitare l’eccesso di promozione, che si verifica quando condividono e scrivono solamente del proprio libro; è preferibile, invece, una presenza costante sul web, anche quando non ci sono pubblicazioni in uscita, così da fidelizzare il proprio pubblico. E, per ultimo, evitare lo spam, se non nei luoghi dedicati.

A cosa stai lavorando in questo momento?

Dal mese scorso lavoro a un contemporaneo, in lingua inglese, che mi sta dando parecchie soddisfazioni, a cui affianco l’editing di un romanzo di fantascienza e alcuni manoscritti per Feltrinelli.

Grazie per aver accettato il nostro invito.
Grazie a voi!

INTERVISTA A CURA DI Shanmei

giovedì 15 ottobre 2015

INTERVISTA A BECCA BATTOE

Negli USA il mercato degli audiobook è in continua espansione, ogni anno vengono pubblicati i titoli più disparati per cui non poteva mancare l’audiobook della trilogia più discussa degli ultimi anni: Cinquanta Sfumature. Per l’occasione abbiamo deciso di intervistare per Voi la voce narrante della versione americana: Becca Battoe, famosa attrice e non solo.

The US market for audio books is growing, each year the more disparate titles are published so the audiobook of the most talked about trilogy in recent years could not be missing : Fifty Shades. For the occasion, we have decided to interview for you the narrator of the American version: Becca Battoe, famous actress and much more.


Welcome and thank you for accepting our invitation, tell us a little about you. How did you start your career of succesfull actress and narrator? What studies and experiences have allowed you to achieve these results

Benvenuta Becca Battoe e grazie per aver accettato il nostro invito, parlaci un po’ di te. Come è iniziata la tua carriera di attrice e voce narrante di successo? Quali studi ed esperienze ti hanno permesso di ottenere questi risultati?

Thank you for the opportunity!  I started out as a ballet dancer. Dancing professionally by the age of 12 with the Louisville Ballet.  After graduating from a performing arts high school, I went on to obtain my BFA in theatre from Northern Kentucky University, and immediately relocated to Los Angeles. When I recorded my first audiobook, my director asked if I was theatrically trained. Apparently, people with a theatre background are more likely to be successful at narration as well.  Training as an actor is very important, I believe, no matter which field you choose.  So I endeavor to always stay in class when I am able.


Grazie per l’opportunità! Ho iniziato come ballerina. Danzo professionalmente dall’età di 12 anni con il Louisville Ballet. Dopo il diploma alla scuola per le arti dello spettacolo, ho continuato fino ad ottenere il mio BFA in arte teatrale alla Northern Kentucky, per poi trasferirmi subito a Los Angeles. Quando ho registrato il mio primo audio book, il mio regista mi chiese se avevo studiato recitazione. A quanto pare, le persone con un background teatrale hanno maggiori probabilità di avere successo anche come voci narranti. La formazione come attore è molto importante, credo, non importa quale campo tu abbia scelto. Così cerco sempre di seguire corsi quando posso.

Would you describe a typical day of a narrator when recording an audiobook?

Come si svolge una giornata tipo di una voce narrante quando deve registrare un audiobook?

I think everyone's process is probably different.  For me, I wake up, do my normal morning routine, but add irrigating my nasal passages to that (which if you don't know what that is, it involves pouring salt water into one nostril, and allowing it to flow out of the other with a neti-pot, or something similar. I like to joke that I am water boarding myself, but really, it's just a measure I take to make sure my nose is clear!)  I slice lemons and green apples, then head to the studio.  Once at the studio, I set myself up in the recording booth, and make sure I have plenty of hot water for tea, as well as room temp water to drink.  Then, the engineer or director will check my sound levels, and we begin recording.  You start at the beginning, and record for about six hours, taking small breaks every one to two hours, and a full lunch break about halfway through the day.  You read until you mess up, or get a note from your director, then you start back at the beginning of that sentence or phrase, and begin again.  You continue to read until you're finished for the day, or ultimately, with the book.


Penso che il processo di ognuno di noi è probabilmente diverso. Per quanto mi riguarda, mi alzo, faccio la mia normale routine quotidiana, ma in più irrigo le mie cavità nasali (per chi non sapesse di cosa sto parlando, si tratta di versare dell’acqua salata in una narice, facendola defluire dall’altro lato con un irrigatore nasale o qualcosa di simile. Mi piace scherzare di essere io stessa a sottopormi alla tortura dell’acqua, ma in realtà, è solo una misura per assicurare che il mio naso sia pulito!) affetto dei limoni e delle mele verdi, poi vado in studio.  Una volta lì, mi sistemo nella cabina di registrazione, assicurandomi di avere molta acqua calda per il tè, così come l’acqua a temperatura ambiente da bere. Poi il tecnico o il direttore del doppiaggio controlleranno i miei livelli di suono, e iniziamo a registrare. Dapprima, si registra per circa sei ore, prendendo delle piccole pause ogni una due ore, e una pausa pranzo a metà della giornata. Si legge fino a che non sbagli, o non ricevi una nota da parte del direttore del doppiaggio, poi ricominci dall’inizio di quel discorso o frase e riprendi di nuovo a registrare. Si continua a leggere fino a che non finisce quella giornata, o in ultima analisi, il libro. 

How long does it take to complete a job?

Quanto tempo impieghi per ultimare un lavoro?

In general, it takes about twice as long in the studio to record as the number of finished hours once the book is edited.  So, for example, if you see a book that is 6 hours long, it most likely took about 12 hours (or two days) to record.  The Fifty shades trilogy was much different.  Since we were on such a tight schedule, we completed 60 hours of finished recording time in about 160 recording hours. Additionally, instead of the normal 6 hour recording days, we put in ten hours per day.  It was quite a challenge!


In generale, ci vuole per registrare in studio il doppio del tempo rispetto al numero delle ore finite una volta che il libro viene editato. Così, per esempio, se vedi che un libro dura circa sei ore, molto probabilmente ci sono volute circa 12 ore (o due giorni) per registrarlo. Per la trilogia delle Cinquanta sfumature è stato molto diverso. Dato che era stato stabilito un programma così stretto, abbiamo completato 60 ore di registrato in circa 160 ore in studio. Inoltre, invece delle normali 6 ore giornaliere di lavoro, ne facevamo 10 al giorno. E’ stata una vera sfida! 

I guess that since you have become the narrator of the American audiobook of Fifty Shades trilogy, it gave you a further notoriety. How were you chosen for this role? Did you go through several auditions? How much was crucial EL James 's approval (if it was)?

Immagino che essere diventata la voce narrante dell’audiobook americano della trilogia Cinquanta sfumature, ti abbia dato un’ulteriore notorietà. Come sei stata scelta per quel ruolo? Hai dovuto superare parecchi provini? Quanto è stata determinante l’approvazione dell’autrice E.L. James (se lo è stato)?

Believe it or not, out of the blue, I received a phone call from the executive producer at Random House with the offer to narrate the trilogy.  He said I had been chosen by Mrs. James, personally.  I had never heard of her, nor the book series, and had not attended any auditions for it.  I was told she selected my voice out of a group of samples she was sent by the company.


Che ci crediate o no, di punto in bianco, ho ricevuto la telefonata dal produttore esecutivo della Random House con l’offerta per essere la voce narrante della trilogia. Mi disse che ero stata scelta personalmente dalla Sig.ra James. Non avevo mai sentito parlare di lei, ne della sua serie di libri, e non ho fatto alcuna audizione per quel ruolo. Mi è stato detto che lei ha selezionato la mia voce tra quelle dei campioni che la società le aveva mandato.

Before you were choosen, had you already read the novels? Is it a genre that you had already read in the past?

Prima che venissi scelta, avevi già letto i romanzi? E’ un genere che avevi già letto in passato?

The novels had only been released in sections online, I believe, as fan fiction, prior to my getting that fateful call.  I had never heard of them, and had to google search the name before I had any idea what it was.  All of my audiobook work in the past had been solely in the young adult genre, so this series was a major change for me, and took me some time to become adjusted to the idea. As a matter of fact, I had never even read any romance or erotica novels in my own life prior to this series!


I romanzi erano stati pubblicati solo nelle sezioni on line, credo, come fan fiction, prima  che mi arrivasse quella fatidica telefonata. Non ne avevo mai sentito parlare, e dovetti cercare con google il nome, prima non avevo alcuna idea di cosa si trattasse. Tutti i miei precedenti lavori di audio book riguardavano solo il genere young adult, così questa serie è stata un cambiamento importante per me, e c'è voluto del tempo per iniziare ad abituarmi all’idea. E’ un dato di fatto, non avevo mai letto alcun romance o romanzo erotico nella mia vita prima di questa serie!   
How did you prepare yourself for the reading of these novels?
Come ti sei preparata per svolgere la lettura di questi romanzi?

I only had three days to prep for this series.  Generally, we are given at least one to two weeks with material in order to prep.  So, I was forced to cram over a week of prep into three days.  I read the first manuscript twice, making an excel sheet of all the characters - who they are, how they relate to the main character, how they are described, and a person (famous, or in my life) that I can relate to them. I also make a list of any words with which I'm unfamiliar, or that I'm unsure of their pronunciation, to double check on my own as well as with my director, and mark passages that I think may be tricky or tongue twisters.  I basically do all of my main work on a book in my preparation.  That way, when I walk into the studio, I know the story backwards and forwards, and I can just read and express myself as the characters as best I can in the present moment.


Ho avuto solo tre giorni per preparare  questa serie. Generalmente, ci vengono date almeno uno o due settimane con il testo al fine di prepararci. Così, sono stata costretta a condensare la preparazione di più di una settimana in tre giorni. Ho letto il primo manoscritto un paio di volte, e ho creato un foglio Excel con tutti i personaggi – chi erano, come si relazionavano con la protagonista, come erano stati descritti, e  una persona (famosa o della mia vita) che potessi collegare a loro. Ho anche fatto una lista di tutte le parole che non mi erano familiari, o di cui non ero sicura della pronuncia, per controllarle un paio di volte da sola oltre che con il mio regista, ed evidenziare i passaggi che pensavo sarebbero stati complicati o degli scioglilingua. Fondamentalmente faccio tutto il lavoro principale durante la preparazione. In questo modo, quando vado in studio, conosco la storia da cima a fondo, e non mi resta che leggere ed esprimere me stessa nei panni dei personaggi come meglio posso in quel momento. 
When you were recording or after the release of the EL James's audiobook, there were embarrassing, weird or funny moments?
Durante la registrazione o dopo l’uscita degli audiobook di E.L. James, ci sono stati momenti imbarazzanti, bizzarri o divertenti che puoi raccontarci?

I had quite a few in the studio.  Thankfully, my director, Cathy Thornburn, was female, so for the most part I felt very free to tell the story without embarrassment or shame.  I had one of the production managers, (who was also female), come in to the studio at one point to listen in, and it happened to be during one of the racier scenes.  I was a little nervous knowing that someone else was in the room listening, but I still managed to make it through without too much anxiety.


Ne ho avuti alcuni in studio. Per fortuna, il mio direttore di doppiaggio, Cathy Thornburn, era una donna, così per la maggior parte del tempo mi sono sentita molto libera di raccontare la storia senza imbarazzo o vergogna. Ad un certo punto, ho avuto uno dei responsabili di produzione, (anche lei donna), in studio ad ascoltare, ed è accaduto durante una delle scene più osé. Ero un po’ nervosa sapendo che qualcun altro era nella sala d’ascolto, ma sono riuscita comunque a farlo senza troppa ansia.  
What was the reaction of your friends and acquaintances when they knew that you'd have been the narrator?
Come hanno reagito i tuoi amici e conoscenti quando hanno saputo che saresti stata la voce narrante?

Most people had no idea what it was until after the first book was released.  Then, all of the sudden, I had tremendous support coming in from my friends, family and acquaintances all over the country.  Everyone was excited, and saying, "you're famous!!"  It was pretty bizarre.


La maggior parte delle persone non avevano idea di tutto questo fino a dopo l’uscita del primo libro. Poi, all’improvviso, ho avuto un enorme sostegno da parte dei miei amici, della famiglia e conoscenti di tutto il paese. Tutti erano eccitati, e dicevano, “Sei famosa!!” E’ stato piuttosto bizzarro.
If you had been asked to play the role of Anastasia in the film, would you have accepted? And who would you have liked in the role of Christian?
Se ti avessero chiesto di interpretare il ruolo di Anastasia nel film, avresti accettato? E chi avresti voluto nel ruolo di Christian?

It is my goal to always say yes when an opportunity is given to me in the industry.  If they had offered me the role, I cannot imagine turning it down. But, I am happy with the work I did on this series, and couldn't be more grateful to have been a part of it. I thought Dakota was incredible in the film.  She's the perfect Ana!  It is very difficult to say who I would have liked in the role of Christian,had I played Ana.  So many actors would have been wonderful in it; many of the fan favorites, and Charlie Hunnam would have been terrific, I bet, if he hadn't backed out.  I am a big fan of Matt Bomer's work.  I would love to play opposite him.


Un mio obiettivo è dire sempre di sì quando mi viene data un’opportunità in questo settore. Se mi avessero offerto il ruolo, non lo avrei potuto rifiutare. Ma, io sono contenta del lavoro che ho fatto su questa serie, e non posso che essere grata di esserne stata parte. Penso che Dakota sia stata incredibile nel film. Lei è la Ana perfetta! E’ molto difficile dire chi avrei amato nel ruolo di Christian, se avessi avuto quello di Ana. Tanti attori sarebbero stati perfetti per quel ruolo; molti dei preferiti dei fan, e Charlie Hunnam sarebbe stato fantastico, ci scommetto, se non avesse rifiutato. Io sono una grande fan del lavoro di Matt Bomer. Mi sarebbe piaciuto recitare con lui.
Looking at your site, we noticed that you support some associations as Reading To Kids, American Cancer Society, PS I Love You Foundation, Susan G. Komen for the Cure e  American Red Cross. Tell us about your choice.
Guardando nel tuo sito, abbiamo notato che sostieni alcune associazioni come Reading To Kids, American Cancer Society, P.S. I love you Foundation, Susan G. Komen for the cure e American Red Cross. Raccontaci questa tua scelta.

Reading to kids is an obvious choice for me. I love children, and I love to read. Having the opportunity to go and read directly to children who may not have parents at home that are willing or able to do so for them is a real blessing for me.  I support the P.S. I Love You Foundation for a similar reason. Helping underprivileged children by spending the day having fun with them on the beach (one of my favorite pastimes anyway), is a nobrainer!  Cancer research is important to me, as I've had so many family members and friends who have been affected, and many who have lost their battle.  Finding a cure is elemental.  Lastly, the Red Cross does so much work worldwide to help families and people who have been through great tragedies and disasters.  They help so many when I cannot.  Donating money and blood is my way of feeling like I'm a part of that work.


Reading to Kids è una scelta ovvia per me. Io amo i bambini e amo leggere. Avere l’opportunità di andare e leggere direttamente ai bambini che non hanno genitori a casa disposti o in grado di farlo per loro, è una vera benedizione per me. Io sostengo la fondazione P.S. I Love You per una ragione simile. Aiutare i bambini svantaggiati trascorrendo la giornata divertendosi con loro sulla spiaggia (uno dei miei passatempi preferiti in assoluto) non ha prezzo! La ricerca sul cancro è importante per me, in quanto ho avuto tanti familiari e amici che ne sono stati colpiti, e molti hanno perduto la loro battaglia. Trovare la cura è fondamentale. Infine, la Croce Rossa tanto impegnata nel mondo ad aiutare le famiglie e le persone che hanno attraversato grandi tragedie e disastri. Loro aiutano così tanto mentre io non posso. Donare denaro e sangue è il mio modo di sentirmi parte di quell’impegno.

And finally, what are your future plans? What is your dream related to your career?
E infine, quali sono i tuoi progetti per il futuro? Qual è il tuo sogno nel cassetto legato alla tua carriera artistica?

I'm focusing a great deal on writing right now.  I have eight television series that I am developing with my writing partner, Seth Brown, that we are beginning to pitch to networks currently.  I'm also writing on my own, a novel based on my life beginning the day I received the phone call for fifty shades.  It's about the behind the scenes work, as well as my private life, and how I was affected and changed in the process of being chosen and recording this highly publicized series.  I'm not sure if I'll ever attempt to have it published.  At this point, it's more of a therapeutic, or cathartic, release to get the story out of my system.  I'm hoping that the future brings more acting and voiceover work, that I sell some tv shows, and I get to run my own empire one day - clothing lines, charities, the whole deal.  I venture to be a force of good in this world, and to do more for others than I am able to do for myself.


Mi sto concentrando molto sulla scrittura in questo momento.  Ho otto serie televisive che sto sviluppando insieme a Seth Brown e attualmente stiamo iniziando a lanciarle sulle reti. Sto scrivendo anche per conto mio, un romanzo basato sulla mia vita iniziando dal giorno in cui ho ricevuto la telefonata per Cinquanta sfumature. Si tratta del dietro le quinte del mio lavoro, oltre alla mia vita privata, e di come mi ha toccato e cambiata il processo di essere scelta e di registrare questa serie tanto pubblicizzata. Non sono sicura se riuscirò mai a provare di pubblicarla. A questo punto, è più un effetto terapeutico, o catartico, far uscire la storia fuori, liberandomi di questo peso. Mi auguro che il futuro mi porti più ruoli da interpretare e lavori di doppiaggio, di vendere alcuni show televisivi, e creare il mio impero un giorno – una linea di abiti, enti di beneficenza e tutto il resto. Voglio pensare di essere tra le forze del bene in questo mondo, e di fare di più per gli altri rispetto a quello che sono in grado di fare per me stessa.      


INTERVISTA A CURA DI SHANMEI E LADYAILEEN